Le
diverse qualità dell'olio extravergine
L'olio
è un prodotto prezioso, frutto della terra ma anche
del lavoro costante ed esperto dell'uomo. Esso è sempre
stato e sempre sarà un elemento portante dell'economia
del paese produttore.
Il giudizio di qualità che permette di distinguere
il diverso tipo di olio è dato essenzialmente dal colore,
odore e sapore del prodotto stesso.
L'acidità è un altro discriminante della qualità
dell'olio: minore è la
sua presenza nell'olio, maggiore sarà la qualità
del prodotto.
Avremo così, per citare come esempi le varianti più
comuni dell'olio, che quello d'oliva extravergine ha un'acidità
non superiore all'uno per cento e l'olio vergine d'oliva ha
un'acidità non superiore al 4%.
Ci sono quattro diciture specifiche per definire l'olio: vergine,
raffinato, d'oliva e di sansa di oliva.
A sua volta l'olio vergine, cioè quello prodotto senza
l'aggiunta di particolari additivazioni ed ottenuto solamente
dal frutto dell'olivo, è suddiviso in diverse categorie
di qualità in base a dei parametri organolettici e
chimici come il diverso grado di acidità. Avremo così
l'olio extravergine, l'olio vergine, l'olio vergine corrente
e l'olio vergine lampante.
L'olio d'oliva raffinato è quel prodotto che subisce
dei trattamenti sul grado di acidità, sul colore e
sul sapore per mantenere la qualità entro certi parametri,
procedimenti che, in ogni caso, non ne alterano la struttura
originaria.
L'olio di oliva si ottiene unendo l'olio raffinato e quello
vergine.
L'olio di sansa d'oliva è estratto dal residuo solido
di spremitura e può esser a sua volta suddiviso in
olio di sansa di oliva greggio, olio di sansa d'oliva raffinato
ed olio di sansa ed oliva.
L'olio extravergine siciliano annovera tra le sue caratteristiche
principali il saper racchiudere la diversità che deriva
dalla specifica zona di produzione ma anche una certa unità
grazie ad alcune caratteristiche comuni come il profumo.
Le varietà dell'olio isolano si hanno grazie alle particolari
condizioni climatiche ed alle caratteristiche delle coltivazioni
autoctone.
L'olio siciliano si distingue soprattutto per la sua alta
qualità che si apprezza maggiormente all'assaggio e
non è un caso che molte produzioni siciliane siano
premiate con la denominazione d'origine protetta (Dop).
Tale dicitura è un sinonimo di garanzia di qualità
sancito dalla Comunità Europea e sta ad indicare un
prodotto dalle specifiche caratteristiche derivate da un preciso
ambiente geografico e da dettagliati e fissi fattori naturali
ed umani specificati da un particolare regolamento.
In Sicilia si distinguono, così, varie produzioni:
- l'olio
Dop dei Monti Iblei proveniente dalle province di Siracusa,
Ragusa e Catania; si contraddistingue perchè è
un medio fruttato e perchè è un olio fragrante
con una lieve punta piccante;
-
l'olio Dop Val Demone del Messinese che si distingue come
olio dolce e mediamente fruttato;
- l'olio
Dop Valli Trapanesi è un olio molto "forte",
cioè ha un fruttato più deciso, è amaro
e piccante; tra le varietà locali si possono citare
l'Oglirola, la Biancolella e la Cerausola;
-
l'olio Dop Monte Etna ha delle qualità che lo pongono
come una variante intermedia tra le produzioni messinesi
e quelle iblee;
-
l'olio Dop Valle del Belice si caratterizza per il fruttato
e gli aromi più intensi;
- l'olio
Dop Val di Mazara si distingue, invece, perchè ha
un fruttato delicato e perchè ha un più deciso
sentore erbaceo.
|